martedì 27 dicembre 2011

Le posizioni dell'amore - Accortezze - Parte seconda

Nell'articolo precedente (se lo avete perso, cliccate qui) abbiamo visto i vantaggi, gli svantaggi e le varianti annesse per quanto riguarda la posizione del missionario. Ora vedremo un'altra posizione.

LO SMORZACANDELA

I ruoli si invertono rispetto al "missionario", ed è la donna a stare sull'uomo, il che le consente più libertà di movimento e di guida nell'atto sessuale.
Lui può rilassarsi e lasciarsi sedurre da lei, se accetta questa posizione (relativamente) passiva nei confronti della donna.
Lei può godersi il pieno controllo della propria eccitazione e dirigere l'amplesso avendo anche un buon appoggio sulle ginocchia.
Tuttavia l'uomo può anche compiere piccole spinte, se lo desidera. Magari facendolo mentre sta con i piedi contro una parete.
Lui può accarezzare con le mani senza fatica i senie il corpo di lei e stimolarle il clitoride per aumentarle ulteriormente il livello di eccitazione. Anche la donna può accarezzare l'uomo o spostarsi ogni tanto in avanti reggendosi sulle mani per non appesantire il partner.
Inoltre la donna può:
- ruotare il ventre, come se stesse danzando,
- stimolarsi il clitoride con la mano,
- controllare la profondità e soprattutto l'angolo della penetrazione per sentirsi stimolata al punto G (che è molto vicino all'entrata della vagina),
- muoversi seguendo le proprie emozioni.
Entrambi hanno il respiro libero, possono muovere bene la nuca e se la donna è seduta possono guardarsi negli occhi.
Questa posizione aiuta ad allungare i tempi che precedono l'orgasmo maschile e favorisce molto la risposta orgasmica femminile che, notoriamente, è più lenta.
Vi sono altre varianti dello smorzacandela (detto anche posizione dell'"amazzone" o "cowgirl"), vediamole.



variante 1
 1. La donna sta con il petto davanti all'uomo, seduta con la schiena all'indietro e appoggiandosi con le mani può effettuare spinte. E' un pò più rigida, ma questa variante consente a lui di stimolarle meglio il clitoride.





variante 2
 2. La donna avvicina il proprio petto sull'uomo - stando attenta che il pene non fuoriesca dalla vagina - e i due si possono baciare appassionatamente. Sconsigliata se lei è molto più pesante di lui.





variante 3
 3. Posizione detta anche "reverse cowgirl". La donna rivolge la schiena verso il partner, ed è meno romantica in quanto i due non hanno contatto visivo al volto. Lei può lasciarsi andare alle proprie fantasie, per lui è doppiamente eccitante in quanto può guardarle il sedere e visualizzare al contempo il movimento penetrativo.

Bene, non mi resta che ricordarvi di provare e trovare ciò che è meglio per voi e per il/la vostro/a partner. Arrivederci dunque alla prossima puntata: "Le posizioni dell'amore. Accortezze. Parte Terza."


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venerdì 23 dicembre 2011

Manca pochissimo a Natale - idee regalo per i ritardatari che vogliono fare anche dei figuroni

Previgilia di Natale. Siete tra quelli che per vari motivi arrivano sempre all'ultimo? O semplicemente non sapete cosa regalare? Oppure avete dato un'occhiata nella vostra lista e mancano giusto giusto gli ultimi 2-3 doni natalizi? Volete anche fare dei figuroni spendendo "il giusto"?
L'acquisto dei regali può anche essere molto divertente, tuttavia ricordate che specialmente quest'anno più che mai alle spese pazze è meglio preferire un pò di oculatezza.
Ecco alcune idee, e comunque "fate vobis!"
Cominciamo con alcune cose carine per le donne.


http://www.villadestehome.it/
 Utili e deliziosi da vedere, sono i portabijoux che aiutano a tenere tutto in ordine. By Villa d'Este Home

Per signore grintose che ci tengono alla forma fisica ci sono le sneakers tonificanti Fit Flop.


http://www.dior.com/beauty/ita/it/christian_dior/christmas_2011/tf556-15.html

Una mini collezione di smalti Dior non può che far felice la donna che li riceverà! Anche se "matura".


http://www.maliparmi.it/jspmaliparmi/index.jsp
 Della serie: uniamo l'utile al dilettevole e poi ci mettiamo classe, colore e fantasia. Bello il porta ipad e laptop by Maliparmi.

A chi ha bisogno di una sferzata di energia in questo inverno rigido e sonnacchioso sono dedicati i cosmetici agli agrumi, come la crema doccia Weleda.

Per lui, per lei e chiunque abbia il gusto per le cose buone: una bottiglia di Amarone, limited edition. Perchè dire di no?


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 Una lingerie fine e seducente per la vostra "lei" che sarà felice di indossare. Un inno alla femminilità, by Intimissimi.


www.guess.com/gioielli-bigiotteria
 Ancora donne in primo piano...successo assicurato con orecchini, collier e bracciali Guess.


Un puzzle inusuale, quello dei Beatles, per gli appassionati dei "passatempi". By New York Society.

Non è un'idea romantica ma è molto pratica, e non solo per le signore! La pentola a pressione Wilkook di Tefal.

http://www.swatch.com/
Gli orologi della collezione Swatch Touch sono sempre attuali, coloratissimi e assolutamente unisex

Attualissimo anche il maxi cappotto lungo e voluminoso, in maglia effetto hand made. By Trussardi.



http://www.givenchy.com/
 Il foulard in versione maschile o femminile è un regalo ideale. By Givenchy.



Se l'oggetto del desiderio è un paio di occhiali di classe, con Yves Saint Laurent non ci si può sbagliare!

Se tenete particolarmente a qualcuno e volete comunicarglielo il Profumo della Felicità Collistar è validissimo.


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mercoledì 21 dicembre 2011

In anteprima il programma jazz del Baluardo. Gennaio - Marzo 2012

Dopo la fine dell'edizione autunnale della rassegna Jazz al Baluardo - uno degli appuntamenti più importanti per gli amanti del genere jazzistico di Modena - si affaccia il 2012 con una nuovo cartellone che vedrà artisti del calibro di Sarah Jane Morris, Roberto Gatto, Enrico Rava, Rosario Giuliani solo per citare i più noti.
Ecco l'anteprima con le date dei concerti:

programmajazzbaluardo01032012


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Le posizioni dell'amore - Accortezze - Parte prima

Faccio subito una premessa dicendo che le posizioni sono uno degli argomenti preferiti dal pubblico in tutti i libri che trattino di sesso, dal famoso Kamasutra fino ai testi più recenti. In realtà il Kamasutra originale non contiene aneddoti e non è un manuale pratico del sesso. Il Kamasutra è un testo che cerca di definire la relazione tra uomo e donna nella sua intera gamma. Tradotto "kama-sutra" significa insegnamenti e piaceri, intesi come piaceri del corpo, della mente e dell'anima.
Oggigiorno invece vi sono parecchi testi moderni che danno risalto smisurato alle posizioni per saziare la nostra "calda" curiosità rappresentandole in immagini attraenti. Su questi testi viene rappresentato un numero esagerato di posizioni, tra le quali diverse che si prestano ad un esibizionismo acrobatico, ma che non sono adatte per raggiungere l'intimità e l'orgasmo per entrambi e sono particolarmente stancanti. Per arrivare all'orgasmo o quantomeno cercare il massimo piacere per ambedue occorre che in una posizione si possa percorrere insieme l'intera curva energetica orgasmica. Per parlare nello specifico di energia sessuale dovrei parlare di chakra e dilungarmi ulteriormente, con l'handicap che molti di voi non sanno nemmeno cosa sono e dovrei spiegarglielo. Ma vediamo insieme le posizioni, con i vantaggi e svantaggi.

IL MISSIONARIO
Nonostante la sua celebrità presenta diversi svantaggi dal punto di vista energetico che riguardano sia l'uomo che la donna.
Questa posizione soddisfa entrambi se lui trova eccitante dominare in maniera attiva l'atto sessuale e se a lei piace abbandonarsi passivamente all'emozione di essere presa completamente.
Lei può accarezzare l'uomo, ma non viceversa, poichè lui è impegnato a sorreggersi con le braccia.
Per la donna è molto difficile toccarsi il clitoride in modo rilassato. Il clitoride può però essere indirettamente stimolato attraverso la pressione che lui esercita col pube.
Questa posizione è valida quando lei è stanca e vuole lasciare completa iniziativa all'uomo.
Dal punto di vista del grounding (contatto con la terra attraverso i piedi o le ginocchia) è disagevole: i piedi non hanno appoggio e perciò l'uomo deve muoversi usando le braccia, la schiena e i muscoli addominali.
Il bacino della donna è schiacciato dal peso e lui comprime la zona lombare.
Lei muove liberamente nuca e testa, lui tiene tesa la nuca.
L'uomo ha il petto ed il respiro liberi solo se alza il busto e lo mantiene in tensione.
Per ovviare agli svantaggi di questa posizione vengono consigliate tre varianti del missionario, con maggiori libertà per entrambi.


variante 1
1. Qui l'uomo giace sulla donna appoggiando il petto su di essa spostandosi però leggermente a lato in modo da non "schiacciarla", cosicchè lei possa respirare liberamente. Così non deve irrigidire le braccia, la nuca e la schiena per reggersi.
L'uomo ha una mano libera per accarezzare il corpo femminile ed è più rilassato.



variante 2

2. L'uomo si siede sui talloni, la donna può appoggiare il bacino su un cuscino e i piedi alle spalle di lui o unirle dietro la sua schiena.
Entrambi possono quindi ruotare il bacino, muovere mani e nuca senza sforzo e mantenere un'otttima respirazione.

variante 3
 3. Lui si inginocchia davanti al letto ed ha libertà maggiore sia nel respiro che nel movimento. Entrambi appoggiano bene piedi e ginocchia, i movimenti pelvici partono senza sforzo dalle gambe appoggiate a terra.

Arrivederci alla prossima puntata e ...provate!


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domenica 18 dicembre 2011

50 anni fa - Gagarin, l'uomo che volò oltre la terra


Cinquant’anni fa, esattamente il 12 aprile 1961, a bordo della navicella Vostok 1, il ventisettenne colonnello Yuri Gagarin compì il periplo della Terra alla velocità di 27400 km/h. Durante quel volo, che durò circa due ore, il cosmonauta sovietico poté osservare un panorama inedito: aveva infatti raggiunto, nel punto più alto della sua orbita, una distanza dalla superficie terrestre di oltre 300 km. Un privilegio che, proprio per la sua straordinarietà divenne per Gagarin una maledizione: passò infatti il resto della sua vita – conclusasi prematuramente nel 1968 a causa di un incidente aereo – nel vano desiderio di poter tornare a varcare l’atmosfera.
Quello dello spazio è un sogno coltivato dall’uomo da lungo tempo e, prima di diventare realtà, aveva preso i contorni fantastici di alcuni romanzi entrati nell’immaginario collettivo come “Dalla terra alla luna” di Jules Verne scritto nel 1865 e il meno celebre “Aelita” di Tolstoj del 1922.
Come molte altre conquiste scientifiche, anche i viaggi spaziali trovano – ahimè – come fonte d’ispirazione l’insana propensione degli uomini alla guerra. In questo caso si parla di “Guerra Fredda” e di competizione militare tra USA e U.R.S.S. nella corsa allo spazio sviluppatasi a partire dagli anni’50.
L’inizio di questa competizione vide, a sorpresa, i sovietici in testa. I sovietici lanciano nel 1957 il primo satellite spaziale, lo Sputnik 1, che altro non era che una sfera pressurizzata di alluminio di circa 60 centimetri di diametro. I russi misero nel 1961 un altro punto, con la missione spaziale di Gagarin.
Gli statunitensi, dopo aver collezionato vari fallimenti, potenziarono il programma spaziale a tal punto che concretizzano l’obiettivo nel 1969 dell’invio del primo uomo sulla luna. Il 20 luglio del 1969 Neil Armstrong e Buzz Aldrin toccano il suolo lunare dopo aver viaggiato a bordo dell’Apollo 11.
Questo traguardo segnò curiosamente la fine dell’entusiasmo nei confronti della corsa allo spazio. I sovietici compresero di aver perduto il primato e sanno di disporre di ridotte risorse per rincorrere gli americani che, a loro volta, cominciano a tagliare progressivamente gli stanziamenti destinati ai progetti di esplorazione del cosmo.



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venerdì 16 dicembre 2011

Ian Wright, leggendario bomber "d'oltremanica" - parte II

Seconda e ultima parte dedicata alla leggenda dei Gunners Ian Wright, uno dei miei idoli calcistici (e non sono il solo). Tra l'altro so che Wright è stato (ovviamente) omaggiato sabato scorso 10 dicembre 2011 in occasione dei 125 anni dell'Arsenal.
Se con il Crystal Palace aveva segnato 117 gol in 277 partite (coppe incluse) diventando la punta inglese più prolifica del periodo post-bellico, fu con il club biancorosso che arrivò la consacrazione al calcio che conta vincendo vari trofei.
Ma procediamo con ordine. Nell'estate del 1991 Wright fu acquistato dal manager George Graham per la cifra record di 2.5 milioni di sterline dopo averlo notato in una partita giocata in nazionale.
Un grande avvio il suo, vincendo la Scarpa d'Oro nel 1992, per aver segnato 31 reti contando tutte le competizioni (campionati e coppe nazionali) tra Palace ed Arsenal. Nonostante ciò non fu convocato nella nazionale inglese per il campionato europeo da Graham Taylor. Gli furono infatti preferiti i vari Alan Smith, Gary Lineker, Alan Shearer e Nigel Clough.
Nella stagione 1992-93 l'Arsenal finì decimo in campionato, anche a causa degli schemi decisamente difensivi di George Graham, basandosi totalmente sulla vena realizzativa di Wright che fece un bottino di 17 reti. Nonstante ciò i Gunners vinsero sia la Coppa di Lega che l'FA Cup, rifacendosi da un campionato amaro.

George Graham (al centro) e Ian Wright (a destra) vittoriosi
nel 1993 nella League Cup

Nella stagione successiva Wright segnò in Premiere League 22 gol, di cui due triplette: una contro l'Ipswich e un'altra contro il Southampton. L'Arsenal si posizionò al quarto posto alla fine del campionato grazie alle sue reti. Inoltre Ian vinse il suo unico trofeo continentale quell'anno: la Coppa delle Coppe, in cui però dovette saltare la finale contro il Parma.
La carriera internazionale di Wright cominciò parzialmente a decollare con qualche gol con la maglia dell'Inghilterra nelle partite ufficiali di qualificazione, ma all'orizzonte stavano per arrivare tempi bui.
L'annata calcistica 1994-95  fu tempestosa a dir poco: George Graham  fu licenziato nel febbraio 1995 per illecito sportivo (aveva acquistato giocatori in cambio di bustarelle). L'Arsenal terminò dodicesimo, nonostante i 25 gol di Wright.


Il "colpo di coda" del prezioso double
 Nell'estate del 1995 arrivò Bruce Rioch alla guida della squadra, oltre all'ingaggio di Dennis Bergkamp - con cui il quale Wright trovò una discreta intesa sul campo. Purtroppo Wright non legava con il nuovo manager e chiese addirittura di essere trasferito. Anche se non giocò in tutte le partite, segnò comunque 15 reti in Premiere a prova del suo costante rendimento.
Con l'avvento nell'agosto 1996 del francese Arsene Wenger, manager con idee innovative e decisamente più morbido rispetto a Rioch, Ian Wright recuperò serenità e, a dispetto della sua non più fresca età (verso i 34 anni) totalizzò ben 28 reti alla fine della stagione, dimostrando di essere uno dei bomber più "letali" della Premiere League.
La stagione 1997-98 fu quella del "double", in cui i Gunners vinsero Premiere League e FA CUP, e fu l'ultima all'Arsenal per Wright (gonfiò la rete 11 reti soltanto, poichè si era infortunato a gennaio) che venne poi ceduto al West Ham per 500000 mila sterline. Successivamente giocò con Nottingham Forest, Celtic e Burnley fino al ritiro nel 2000 all'età di 37 anni.
Tra campionati e coppe la leggenda Wright aveva "bollato" 185 volte in 288 presenze, record che fu poi battuto da Thierry Henry.
Ecco un video con i suoi gol più spettacoli, veramente tanti, a conferma di un finalizzatore eccezionale.



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domenica 11 dicembre 2011

Midnight in Paris - tra flashback onirici e romanticismo

Il film che ho visto ieri sera (Midnight in Paris, appunto) ha sostituito - devo sottolineare con piacere - la visione di una pellicola d'essai che avevo messo in programma e che probabilmente ricercherò senza particolare bramosia. Tuttavia non andrei oltre una bella sufficienza abbondante e vi spiegherò il perchè.
Le aspettative sui film di Woody Allen sono alte e al contempo caratterizzate da un giustificato scetticismo verso un regista che ha sempre cercato l'originalità nelle sue opere cinematografiche altalenando risultati eccellenti a flop clamorosi. A volte è anche andato "nel mezzo" e questo film ne è la prova.
La Parigi che ci propina Allen in questo film è zuccherosa e romantica, l'atmosfera è il vero "cuore" del film che ci trascina in una rappresentazione pseudo-storica che però sa un pò di manifesto, dipingendo i mostri sacri della letteratura e dell'arte del periodo dei ruggenti anni'20 come altrettante macchiette che masticano citazioni di se stessi in una rappresentazione archetipica anche volutamente buffa. Credo che ci sia l'intenzionalità dietro tutto questo da parte del regista, con l'obiettivo di incantare lo spettatore con una fiaba coinvolgente fatta di viaggi nel tempo da parte di uno scrittore americano - peraltro ben interpretato da Owen Wilson - frustrato dai mali contemporanei e desideroso di evadere in un'epoca che proietti i suoi sogni.
Sognare è bello, quindi care signore e cari signori che male c'è se il film pecca di consistenza narrativa. In un mondo attuale, fatto di grigiore e ansia continua per gli eventi negativi che si susseguono, Woody Allen accende la fantasia meravigliandoci con un incantesimo che non svanisce, anzi si accende a mezzanotte quando Gil (il protagonista) viene accompagnato da una vettura d'epoca in una Parigi illuminata e brulicante di arte e cultura, bistrot e fiumi di champagne. E soprattutto entusiasmo ed allegria.
Il messaggio finale è che, se la realtà attuale è cruda ed insoddisfacente a confronto di quella che può esserne di un'epoca passata per noi più magicamente felice, a volte basta trovare la felicità nelle piccole cose, come incontrare un'altra persona con la quale condividere i nostri sogni.
Oltre al già citato Owen Wilson, ritengo buona l'interpretazione delle due attrici protagoniste-antagoniste Rachel McAdams (Inez) e Marion Cotillard (Adriana) - quest'ultima un gradino qualitativamente sopra la prima e più coinvolgente anche per via del suo ruolo di seducente amante di artisti d'altri tempi.
Concludo dicendo che la colonna sonora è azzeccata: il brano principale Si tu vois ma mère di Sidney Bechet ci riempie di calore e nostalgia.
Per la scheda completa del film cliccate su
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=48181&film=Midnight-in-Paris
Qui sotto trovate il trailer il video del brano:


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venerdì 9 dicembre 2011

La Calendula, (soprattutto) non solo pianta ornamentale

La Calendula è anche conosciuta come Fiorrancio, per via dei suoi fiori gialli e arancioni e può essere coltivata in qualsiasi terreno. Fiorisce in maniera abbondante ma la semina avviene a Marzo. Necessita di un ambiente piuttosto soleggiato ed è questa la ragione per cui viene coltivata prevalentemente nelle regioni centrali e meridionali della nostra penisola. Per via dei colori caldi e vivaci è l'ideale come pianta ornamentale, tuttavia viene coltivata spesso come pianta officinale (Calendula officinalis) per via dei numerosi benefici che ne portano i suoi estratti: infattiha notevoli effetti cicatrizzanti, antisettici e antispasmodici. Specificamente per le donne è consigliata per attenuare e regolarizzare il flusso del ciclo mestruale. In generale, invece, è efficace per contrastare l'ulcera gastrica e per intervenire contro allergie derivate da acari e polvere. Inoltre se ne consiglia l'utilizzo nell'eventualità di ustioni.
La crema che deriva dai fiori della Calendula si rivela vantaggiosa per contrastare le macchie della pelle e l'acne, problema che attanaglia molto spesso soprattutto i giovani; altrettanto ottimo è l'olio contro le ustioni e le bruciature.Si utilizza inoltre, sotto forma di pomata, in caso di punture di insetti e di dermatiti, oltre che di arrossamenti e irritazioni.
Per la mia esperienza diretta posso dire che si dimostrò particolarmente efficace per un classico "giradito" (per via di una tagliata eccessiva di un'unghia) che ebbi un mese fa. Arrossamento, gonfiore e dolore di un'infezione che eliminai in una settimana trattando il dito con impacchi caldi di una soluzione preparata con 100 gocce di tintura madre in un litro d'acqua bollente. Non ricorsi a pomate antibiotiche.
Consiglio la soluzione di tintura madre della Boiron, che potete trovare facilmente in erboristeria o in una farmacia che venda anche prodotti omeopatici.

Per altre info potete:
- scaricare in pdf dal link
                        http://www.pianteofficinali.org/main/Schede/Calendula.pdf
- andare sui siti http://www.lerboristeria.com/articoli/2008_02.php
                        http://www.calendula.it/


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giovedì 8 dicembre 2011

Il Taiji Quan (Tai Chi), questo misconosciuto

Dopo diverse sedute la mia agopunturista (cinese) mi ha consigliato vivamente un corso di Tai Chi (detto anche Taiji Quan) per mantenere una certa carica a livello energetico oltre che per migliorare il benessere psicofisico. Dopo una ricerca online ho fatto una rapida serie di telefonate e alla fine ho optato per una associazione situata nel centro storico di Modena. Mi sono iscritto la settimana scorsa. Ma cos'è il Tai Chi? A che serve?
Faccio subito la premessa che pur facendo parte delle arti marziali cinesi il Taiji Quan non applica i suoi principi al combattimento reale ed essendo unicamente difensivo mira  al perfezionamento dell'individuo grazie alla perfetta conoscenza che questi, grazie a questa antica disciplina, ottiene del suo corpo e delle leggi della natura.
Il Taiji Quan, detto "Pugno della Suprema Vetta" è uno stile di arti marziali creato secondo la tradizione , dal monaco indiano Bodhidarma, al monastero Shaolin-si, successivamente elaborato tra il 1260 e il 1368 dal religioso buddista Chan Zhang-feng. E' costituito principalmente da esercizi utili per la padronanza della respirazione e della propria gestualità. Il praticante è solo e si batte contro un avversario immaginario. Si basa tutto sulla morbidezza dei movimenti e sulla forza interna anzichè sulla pura utilizzazione della forza muscolare.
Il Taiji Quan fa parte delle tecniche di lunga vita elaborate dai monaci taoisti e dai religiosi buddisti che ricercavano l'unione con il Qi, cioè l'"unione delle energie", ovvero l'arte di saper concentrare tutte le proprie energie fisiche e mentali su un obiettivo prestabilito, con la ferma determinazione di conseguirlo o di sottometterlo.
lo scopo principale del Taiji Quan è la ricerca del giusto equilibri attaverso la conoscenza degli estremi. Il suo insegnamento è basato sulla conoscenza di tre principi, che sono il Jing o "essenza vitale", che ciascuno riceve con la nascita, il Qi (Ki) e lo Shen, che rappresenta l'Entità Suprema da cui tutto ha avuto origine.
Si tratta quindi di sublimare il Jing in Qi, cioè di nutrire il soffio vitale interiore, e di convertire il Qi in Shen, trasformando l'energia in potenza spirituale, e infine di cogliere l'essenza stessa dello Shen per raggiungere la "vacuità "(Xu). Tutti questi concetti  fanno parte del Dao (dottrina della"Via" dei taosti). Nella pratica, bisogna unire i principi dello Yin e dello Yang da una parte, e quelli dello Yi (che governa le ossa e i muscoli) e del Qi dall'altra, così come si manifestano nella potenza della creazione.
Gli esercizi hanno soprattutto come fine quello di ottenere un'ottima decontrazione dei muscoli, facendoli lavorare in allungamento. Le tecniche vengono eseguite con movimenti appropriati, in sintonia con questo stato di decontrazione, associando un adeguato ritmo respiratorio al movimento stesso. Nato in Cina come arte marziale "interna", il Taiji Quan è conosciuto in Occidente come ginnastica e medicina preventiva. Tuttavia il Taiji Quan è più ampio di quanto si creda: comprende anche l'uso della spada. Anzi, il Taiji Quan è una filosofia di vita come dice il Gran Maestro Li Rong Mei.


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domenica 4 dicembre 2011

"C'è del marcio in Inghilterra" - di Gaia Servadio

God saves England! E' proprio il caso di dire così, anzichè inneggiare alla regina, vista la situazione in quella che è tutt'altro che un'isola felice. In passato ho avuto un'immagine superficiale dell'Inghilterra (o potrei dire il Regno Unito) come una nazione virtuosa in cui andare a visitare la "cool" Londra, o dove andare a fare una vacanza studio linguistica o assistere in uno degli stadi dei club più prestigiosi una partita di Premiere League. In realtà nessun paese è riuscito a distruggere le proprie istituzioni con tanta solerzia come essa. Negli ultimi quindici anni si è vista una decadenza segnata da classi dirigenti corrotte, dallo strapotere mediatico (vedi BBC), da "Grandi Fratelli" e popolarità a ogni costo, da uno lifestyle dettato dal gossip, da una famiglia reale sempre meno dignitosa e sempre più chiaccherata. Nel libro "C'è del marcio in Inghilterra" la scrittrice e giornalista Gaia Servadio raccoglie dati, avvenimenti, storie vere svelando una società britannica ferita, con problemi in comune con i paesi del continente (Italia in primis): burocrazia ipertrofica, l'aumento della disoccupazione, lo spreco di denaro pubblico, lo sfascio della sanità e dell'istruzione. Aggiungerei anche aumento della forbice tra le classi, la perdita della propria identità culturale e un'economia troppo basata sulla finanza. Un paese che da "guida" agli altri con la ricostruzione del dopoguerra si ritrova privo di risorse e speranza. Ma è dai cittadini che deve partire la ricostruzione, non dalle istituzioni (e qui mi sembra di vedere qualche vicina analogia), per recuperare ciò che aveva sempre distinto gli inglesi: tradizione, cultura, dignità e senso dello Stato.
Qua sotto trovate l'intervista televisiva:


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sabato 3 dicembre 2011


Wigan Athletic 0-4 Arsenal

Funghi "da legno" da identificare

Il mese scorso sono cresciuti miracolosamente dei funghi (non commestibili) su un piccolo ceppo situato nel cortile dell'azienda in cui lavoro.Oltre all'eccezionalità sono anche le dimensioni che stupiscono, in virtù del fatto che le in questo caso le condizioni ambientali  difficilmente favoriscono una crescita di funghi con un cappello di 15-20 cm
Non sono riuscito a identificare la specie, ma chi vi riuscisse sono pronto ad offrirgli una cena!






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