venerdì 16 dicembre 2011

Ian Wright, leggendario bomber "d'oltremanica" - parte II

Seconda e ultima parte dedicata alla leggenda dei Gunners Ian Wright, uno dei miei idoli calcistici (e non sono il solo). Tra l'altro so che Wright è stato (ovviamente) omaggiato sabato scorso 10 dicembre 2011 in occasione dei 125 anni dell'Arsenal.
Se con il Crystal Palace aveva segnato 117 gol in 277 partite (coppe incluse) diventando la punta inglese più prolifica del periodo post-bellico, fu con il club biancorosso che arrivò la consacrazione al calcio che conta vincendo vari trofei.
Ma procediamo con ordine. Nell'estate del 1991 Wright fu acquistato dal manager George Graham per la cifra record di 2.5 milioni di sterline dopo averlo notato in una partita giocata in nazionale.
Un grande avvio il suo, vincendo la Scarpa d'Oro nel 1992, per aver segnato 31 reti contando tutte le competizioni (campionati e coppe nazionali) tra Palace ed Arsenal. Nonostante ciò non fu convocato nella nazionale inglese per il campionato europeo da Graham Taylor. Gli furono infatti preferiti i vari Alan Smith, Gary Lineker, Alan Shearer e Nigel Clough.
Nella stagione 1992-93 l'Arsenal finì decimo in campionato, anche a causa degli schemi decisamente difensivi di George Graham, basandosi totalmente sulla vena realizzativa di Wright che fece un bottino di 17 reti. Nonstante ciò i Gunners vinsero sia la Coppa di Lega che l'FA Cup, rifacendosi da un campionato amaro.

George Graham (al centro) e Ian Wright (a destra) vittoriosi
nel 1993 nella League Cup

Nella stagione successiva Wright segnò in Premiere League 22 gol, di cui due triplette: una contro l'Ipswich e un'altra contro il Southampton. L'Arsenal si posizionò al quarto posto alla fine del campionato grazie alle sue reti. Inoltre Ian vinse il suo unico trofeo continentale quell'anno: la Coppa delle Coppe, in cui però dovette saltare la finale contro il Parma.
La carriera internazionale di Wright cominciò parzialmente a decollare con qualche gol con la maglia dell'Inghilterra nelle partite ufficiali di qualificazione, ma all'orizzonte stavano per arrivare tempi bui.
L'annata calcistica 1994-95  fu tempestosa a dir poco: George Graham  fu licenziato nel febbraio 1995 per illecito sportivo (aveva acquistato giocatori in cambio di bustarelle). L'Arsenal terminò dodicesimo, nonostante i 25 gol di Wright.


Il "colpo di coda" del prezioso double
 Nell'estate del 1995 arrivò Bruce Rioch alla guida della squadra, oltre all'ingaggio di Dennis Bergkamp - con cui il quale Wright trovò una discreta intesa sul campo. Purtroppo Wright non legava con il nuovo manager e chiese addirittura di essere trasferito. Anche se non giocò in tutte le partite, segnò comunque 15 reti in Premiere a prova del suo costante rendimento.
Con l'avvento nell'agosto 1996 del francese Arsene Wenger, manager con idee innovative e decisamente più morbido rispetto a Rioch, Ian Wright recuperò serenità e, a dispetto della sua non più fresca età (verso i 34 anni) totalizzò ben 28 reti alla fine della stagione, dimostrando di essere uno dei bomber più "letali" della Premiere League.
La stagione 1997-98 fu quella del "double", in cui i Gunners vinsero Premiere League e FA CUP, e fu l'ultima all'Arsenal per Wright (gonfiò la rete 11 reti soltanto, poichè si era infortunato a gennaio) che venne poi ceduto al West Ham per 500000 mila sterline. Successivamente giocò con Nottingham Forest, Celtic e Burnley fino al ritiro nel 2000 all'età di 37 anni.
Tra campionati e coppe la leggenda Wright aveva "bollato" 185 volte in 288 presenze, record che fu poi battuto da Thierry Henry.
Ecco un video con i suoi gol più spettacoli, veramente tanti, a conferma di un finalizzatore eccezionale.



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