Seconda e ultima parte dedicata alla leggenda dei Gunners Ian Wright, uno dei miei idoli calcistici (e non sono il solo). Tra l'altro so che Wright è stato (ovviamente) omaggiato sabato scorso 10 dicembre 2011 in occasione dei 125 anni dell'Arsenal.
Se con il Crystal Palace aveva segnato 117 gol in 277 partite (coppe incluse) diventando la punta inglese più prolifica del periodo post-bellico, fu con il club biancorosso che arrivò la consacrazione al calcio che conta vincendo vari trofei.
Se con il Crystal Palace aveva segnato 117 gol in 277 partite (coppe incluse) diventando la punta inglese più prolifica del periodo post-bellico, fu con il club biancorosso che arrivò la consacrazione al calcio che conta vincendo vari trofei.
Un grande avvio il suo, vincendo la Scarpa d'Oro nel 1992, per aver segnato 31 reti contando tutte le competizioni (campionati e coppe nazionali) tra Palace ed Arsenal. Nonostante ciò non fu convocato nella nazionale inglese per il campionato europeo da Graham Taylor. Gli furono infatti preferiti i vari Alan Smith, Gary Lineker, Alan Shearer e Nigel Clough.
Nella stagione 1992-93 l'Arsenal finì decimo in campionato, anche a causa degli schemi decisamente difensivi di George Graham, basandosi totalmente sulla vena realizzativa di Wright che fece un bottino di 17 reti. Nonstante ciò i Gunners vinsero sia la Coppa di Lega che l'FA Cup, rifacendosi da un campionato amaro.
George Graham (al centro) e Ian Wright (a destra) vittoriosi nel 1993 nella League Cup |
Nella stagione successiva Wright segnò in Premiere League 22 gol, di cui due triplette: una contro l'Ipswich e un'altra contro il Southampton. L'Arsenal si posizionò al quarto posto alla fine del campionato grazie alle sue reti. Inoltre Ian vinse il suo unico trofeo continentale quell'anno: la Coppa delle Coppe, in cui però dovette saltare la finale contro il Parma.
L'annata calcistica 1994-95 fu tempestosa a dir poco: George Graham fu licenziato nel febbraio 1995 per illecito sportivo (aveva acquistato giocatori in cambio di bustarelle). L'Arsenal terminò dodicesimo, nonostante i 25 gol di Wright.
Il "colpo di coda" del prezioso double |
Con l'avvento nell'agosto 1996 del francese Arsene Wenger, manager con idee innovative e decisamente più morbido rispetto a Rioch, Ian Wright recuperò serenità e, a dispetto della sua non più fresca età (verso i 34 anni) totalizzò ben 28 reti alla fine della stagione, dimostrando di essere uno dei bomber più "letali" della Premiere League.
La stagione 1997-98 fu quella del "double", in cui i Gunners vinsero Premiere League e FA CUP, e fu l'ultima all'Arsenal per Wright (gonfiò la rete 11 reti soltanto, poichè si era infortunato a gennaio) che venne poi ceduto al West Ham per 500000 mila sterline. Successivamente giocò con Nottingham Forest, Celtic e Burnley fino al ritiro nel 2000 all'età di 37 anni.
Tra campionati e coppe la leggenda Wright aveva "bollato" 185 volte in 288 presenze, record che fu poi battuto da Thierry Henry.Ecco un video con i suoi gol più spettacoli, veramente tanti, a conferma di un finalizzatore eccezionale.