domenica 18 dicembre 2011

50 anni fa - Gagarin, l'uomo che volò oltre la terra


Cinquant’anni fa, esattamente il 12 aprile 1961, a bordo della navicella Vostok 1, il ventisettenne colonnello Yuri Gagarin compì il periplo della Terra alla velocità di 27400 km/h. Durante quel volo, che durò circa due ore, il cosmonauta sovietico poté osservare un panorama inedito: aveva infatti raggiunto, nel punto più alto della sua orbita, una distanza dalla superficie terrestre di oltre 300 km. Un privilegio che, proprio per la sua straordinarietà divenne per Gagarin una maledizione: passò infatti il resto della sua vita – conclusasi prematuramente nel 1968 a causa di un incidente aereo – nel vano desiderio di poter tornare a varcare l’atmosfera.
Quello dello spazio è un sogno coltivato dall’uomo da lungo tempo e, prima di diventare realtà, aveva preso i contorni fantastici di alcuni romanzi entrati nell’immaginario collettivo come “Dalla terra alla luna” di Jules Verne scritto nel 1865 e il meno celebre “Aelita” di Tolstoj del 1922.
Come molte altre conquiste scientifiche, anche i viaggi spaziali trovano – ahimè – come fonte d’ispirazione l’insana propensione degli uomini alla guerra. In questo caso si parla di “Guerra Fredda” e di competizione militare tra USA e U.R.S.S. nella corsa allo spazio sviluppatasi a partire dagli anni’50.
L’inizio di questa competizione vide, a sorpresa, i sovietici in testa. I sovietici lanciano nel 1957 il primo satellite spaziale, lo Sputnik 1, che altro non era che una sfera pressurizzata di alluminio di circa 60 centimetri di diametro. I russi misero nel 1961 un altro punto, con la missione spaziale di Gagarin.
Gli statunitensi, dopo aver collezionato vari fallimenti, potenziarono il programma spaziale a tal punto che concretizzano l’obiettivo nel 1969 dell’invio del primo uomo sulla luna. Il 20 luglio del 1969 Neil Armstrong e Buzz Aldrin toccano il suolo lunare dopo aver viaggiato a bordo dell’Apollo 11.
Questo traguardo segnò curiosamente la fine dell’entusiasmo nei confronti della corsa allo spazio. I sovietici compresero di aver perduto il primato e sanno di disporre di ridotte risorse per rincorrere gli americani che, a loro volta, cominciano a tagliare progressivamente gli stanziamenti destinati ai progetti di esplorazione del cosmo.



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