domenica 30 settembre 2012

Le terme e i centri benessere. Roba solo da donne…?! No


E’ luogo comune non ancora sfatato, pensare che le terme, così come i centri benessere siano luoghi adatti per lo più alle donne viste la preponderanza di frequentazione femminile.. 
In realtà chi ha studiato un po’di storia sa che le antiche terme – o spa – furono istituite dai Romani ed erano state concepite per accogliere cittadini di entrambi i sessi. Prima che Agrippa creasse nel 25 a.C.  le prime terme pubbliche, i bagni (balneum) erano già frequentati dai Romani stessi,  inizialmente da militari che volevano rigenerarsi dalle intense fatiche fisiche delle stremanti battaglie.
Dopo Agrippa, gli imperatori romani fecero a gara per superare i loro predecessori  realizzando Terme sempre più grandi: in particolare Nerone nel 65 d.C., Tito nell’81 d.C.,  Domiziano nel 95 d.C., Commodo nel 185 d.C., Caracalla nel 217 d.C., Diocleziano nel 302 d.C. e Costantino nel 315 d.C. Le tariffe venivano tenute molto basse per assicurare una certa affluenza e giustificare gli impianti, a volte le terme erano addirittura gratuite. (?!) Alcune terme potevano persino contenere 6000 persone. Da provincia a provincia vi erano differenze dovute ai differenti costumi locali, ma il concetto generale era sempre lo stesso: si trattava di un centro ricreativo polifunzionale. Pensate come erano “avanti”! La maggior parte delle terme aveva centri sportivi, piscine, parchi, librerie, piccoli teatri, e una grande sala per le feste. Insomma si trattava di una città nella città. E’ anche altrettanto importante dire che le terme erano luoghi di aggregazione sociale. Vi erano anche ristoranti e locande per dormire o passare alcune ore in “piacevole” compagnia” (? Ah, ora capisco da dove è partita l’idea degli FKK tedeschi  e austriaci). 


Ogni centro termale offriva delle attrazioni specifiche, tuttavia quella principale rimaneva quella dei bagni. Durante l’ultimo periodo cristiano dell’Impero Romano fu proibito recarsi alle terme la domenica e nei giorni festivi. Talvolta uomini e donne potevano andare ai bagni insieme, ma ciò dipendeva dai periodi e dalle zone: ad esempio a Pompei  ciò non era possibile.
Vediamo un tipico pomeriggio alle terme:
I cittadini romani, dopo il lavoro che terminava nelle prime ore del pomeriggio, si recavano alle terme, le quali aprivano a mezzogiorno, prima di pranzo.
Un tipico ciclo iniziava con ginnastica in palestra, o attività sportiva in un campo esterno, dove di svolgevano giochi anche utilizzando piccole palle in cuoio, o gare di lotta.
Successivamente ci si recava ai bagni attraverso tre stanze, partendo da quella con l'acqua più tiepida fino a quella con l'acqua più calda.
Si entrava nel tepidarium, la stanza più grande e lussuosa delle terme: qui si rimaneva un'ora e ci si ungeva con oli.
Poi si andava nel calidarium. Si trattava di stanze più piccole, generalmente costruite sui lati della sala da bagno principale
Infine ci si recava nel laconicum , la stanza finale più calda, riscaldata con aria secca ad altissima temperatura.
Dopo la pulizia del corpo e i massaggi, si faceva una nuotata nella piscina del frigidarium. Chiamata così perché l’acqua era fredda.
Dopo di che, ristorati e profumati, si andava nelle altre aree delle terme, ove erano presenti altre attrazioni o si poteva partecipare ad altre attività.
Le terme romane erano alimentate da grandi acquedotti. Il calore necessario ai bagni era distribuito attraverso una rete di muri cavi e pavimenti sovrapposti a vespaio, in cui circolava aria calda: un capolavoro di ingegneria.
I costumi cambiarono parecchio in tarda epoca cristiana, in coincidenza del tramonto inesorabile dell’Impero.  La vita sociale non era più così accentrata  nelle terme e, anche a causa dell’eccessivo costo di manutenzione, vennero pian piano abbandonate. Il colpo di grazia avvenne con le invasioni barbariche che distrussero gli acquedotti.
Le terme moderne sono strutture molto attrezzate, solitamente situate in luoghi adatti a sfruttare caratteristiche curative naturali come acque medicamentose, o fanghi sorgivi , come nel caso delle Terme di Riolo, Oppure possono essere immersi nella natura e al contempo all’avanguardia dal punto di vista architettonico, come per i vari centri wellness della catena slovena Terme Olimia.
Nelle “basse stagioni” è relativamente facile trovare dei “pacchetti benessere” che includono diversi trattamenti e servizi: bagni, saune, accessi a piscine e palestre, massaggi, ecc.. insieme al soggiorno. Bandisco la frase che mi disse una standista di un noto centro termale al SANA 2012: “Informazioni…Mah di solito sono cose da donne…”. Non aveva studiato la storia, va beh. Personalmente, da maschio, trovo che staccare la spina e concedersi qualche giorno per la cura di noi stessi sia una cosa che possono fare benissimo anche gli uomini, che ovviamente non sceglieranno trattamenti estetici.
Un regalo dunque rigenerante che facciamo al nostro corpo (anche tutto il resto ne trae giovamento) per stare meglio  con noi stessi e gli altri.
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