giovedì 8 dicembre 2011

Il Taiji Quan (Tai Chi), questo misconosciuto

Dopo diverse sedute la mia agopunturista (cinese) mi ha consigliato vivamente un corso di Tai Chi (detto anche Taiji Quan) per mantenere una certa carica a livello energetico oltre che per migliorare il benessere psicofisico. Dopo una ricerca online ho fatto una rapida serie di telefonate e alla fine ho optato per una associazione situata nel centro storico di Modena. Mi sono iscritto la settimana scorsa. Ma cos'è il Tai Chi? A che serve?
Faccio subito la premessa che pur facendo parte delle arti marziali cinesi il Taiji Quan non applica i suoi principi al combattimento reale ed essendo unicamente difensivo mira  al perfezionamento dell'individuo grazie alla perfetta conoscenza che questi, grazie a questa antica disciplina, ottiene del suo corpo e delle leggi della natura.
Il Taiji Quan, detto "Pugno della Suprema Vetta" è uno stile di arti marziali creato secondo la tradizione , dal monaco indiano Bodhidarma, al monastero Shaolin-si, successivamente elaborato tra il 1260 e il 1368 dal religioso buddista Chan Zhang-feng. E' costituito principalmente da esercizi utili per la padronanza della respirazione e della propria gestualità. Il praticante è solo e si batte contro un avversario immaginario. Si basa tutto sulla morbidezza dei movimenti e sulla forza interna anzichè sulla pura utilizzazione della forza muscolare.
Il Taiji Quan fa parte delle tecniche di lunga vita elaborate dai monaci taoisti e dai religiosi buddisti che ricercavano l'unione con il Qi, cioè l'"unione delle energie", ovvero l'arte di saper concentrare tutte le proprie energie fisiche e mentali su un obiettivo prestabilito, con la ferma determinazione di conseguirlo o di sottometterlo.
lo scopo principale del Taiji Quan è la ricerca del giusto equilibri attaverso la conoscenza degli estremi. Il suo insegnamento è basato sulla conoscenza di tre principi, che sono il Jing o "essenza vitale", che ciascuno riceve con la nascita, il Qi (Ki) e lo Shen, che rappresenta l'Entità Suprema da cui tutto ha avuto origine.
Si tratta quindi di sublimare il Jing in Qi, cioè di nutrire il soffio vitale interiore, e di convertire il Qi in Shen, trasformando l'energia in potenza spirituale, e infine di cogliere l'essenza stessa dello Shen per raggiungere la "vacuità "(Xu). Tutti questi concetti  fanno parte del Dao (dottrina della"Via" dei taosti). Nella pratica, bisogna unire i principi dello Yin e dello Yang da una parte, e quelli dello Yi (che governa le ossa e i muscoli) e del Qi dall'altra, così come si manifestano nella potenza della creazione.
Gli esercizi hanno soprattutto come fine quello di ottenere un'ottima decontrazione dei muscoli, facendoli lavorare in allungamento. Le tecniche vengono eseguite con movimenti appropriati, in sintonia con questo stato di decontrazione, associando un adeguato ritmo respiratorio al movimento stesso. Nato in Cina come arte marziale "interna", il Taiji Quan è conosciuto in Occidente come ginnastica e medicina preventiva. Tuttavia il Taiji Quan è più ampio di quanto si creda: comprende anche l'uso della spada. Anzi, il Taiji Quan è una filosofia di vita come dice il Gran Maestro Li Rong Mei.


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